Nato a Genova nel '67 - residente a Lerici (La Spezia)
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S. MESSA CON SACERDOTE PADRE E FRATELLO VITTORIO.....UNO DEI FIGLI.....
anno 2025

I doni che elargisce il Signore risalgono all'inizio dei tempi, in cui lo troviamo Verbo che traccia la Via, svela la Verità, conduce alla Vita, tutto in un contempo di difficile comprensione umana dove procediamo a "gradini" nello spazio che ci costringe a terra e nel "tempo" che puo' aiutarci a prenderne continuamente atto.

Ma durante la nostra Messa si può volare, ma non come uccelli solo poco più in alto di noi, ma come aspiranti al Soprannaturale. Entro in Chiesa, mi arricchisco di segni religiosi "diversamente" Ortodossi. Con Padre Vittorio e tanti altri fratelli uniti dallo Spirito della Grazia, esprimendo libertà di arbitrio e pronunciando con Vocazione il SI della Vergine Maria, ci troviamo con convinto stupore ad essere semplici addetti, "quelli del ponte" (tra Cielo e Terra) ho voluto chiamarci. Un gruppo di servitori spirituali ma che si nutrono di cibi amari ma salutari e di acqua pura, che riposano dopo turni quasi ininterrotti, che insieme ridono in perfetta letizia, che ambiscono alla pazienza, che lavorano, che si ricordano della famiglia, che si guardano anche allo specchio se il colletto della camicia è a posto pur sporcandosi continuamente le mani e che "perfino" capita che pecchino, ma pronti a tornare immediatamente a comporsi nel pentimento, tendendo la mano verso Lassù per chiedere all'Unico Padre Buono di Amare.

Un po'come quando appena entrato, dopo aver salutato Padre Vittorio, gli chiedo di potermi riconciliare col Padre. Lui mi conduce nel Sacramento, altra zona del ponte (ormai sappiamo tra Cielo e Terra) e mi invita a parlare con Dio, incredibile! Anche se va di fretta attende che recito l'Atto di dolore senza sollecitarmi, perchè si parla a Dio in infiniti modi, poi mi assolve e rinasco ancora. Solo amando, quelli del ponte possono aiutare la coda interminabile di fratelli che si accalcano sulla "banchina" del porto di partenza della nostra vita terrena a salire sul "barcone", con altrettanti sterminati posti che da mezzo diventa Destinazione Eterna. E noi sul ponte, gli ultimi a salire saremo, se guide perseveriamo ad essere, come da sempre desideriamo, fino al perderne il ricordo nei secoli.

La Messa va avanti, Padre Vittorio ora è in omelia, sempre sul ponte appunto, in altra zona ancora, c'è poco spazio, ma si sta. A volte non ricorda gli occhiali, a volte non parla al microfono e la sua voce è bassa ma che importa! Sul ponte la vita è spartana, legno e corda ci formano i nostri Rosari! E poi ci si aiuta, io amplifico la sua voce con la potente pronuncia della mia intenzione settimanale che sempre conduce all'ascoltaci Signore!

Ancora la Liturgia prosegue e Padre Vittorio continua a dirigere il lavoro sul ponte; io, attempato chierichetto, lo seguo, continuiamo a far salire gente, anche curiosi di passaggio o affascinati dal carisma di qualche guida che ha il dovere di richiamarli all'ordine ed al vero senso del trovarsi qui, che è quello di non voler nessuna "emozione" in cambio sapendo che il "Natale" non è "sentimento"...è Imitazione di Cristo (anche scritta non si sa da chi con certezza) e il momento di punta del giorno lo raggiuniamo a breve, quando anche ai sordi faciamo sentire "per Cristo...con Cristo...e in Cristo"! Aumenta il ritmo di salita sul ponte e i tanti passeggeri si accalcano da sembrare nuvola dove le tante membra diventano un Corpo, dove il perdono salva anche gli errori dell'uomo singolo o istituzionalizzato in titoli-cariche-poteri e derivati, dove perfino i bambini sul ponte trovano spazio per fare la partitella di pallone, visto che lo spazio non c'è più e il tempo ci lascia dedicare ad ogni nostra spirituale intenzione, distrazione o pensiero anche fatuo, problumucci di tutti i giorni o amorini di passione e ballate dell'amor perduto, mentre De Andrè ce la ripropone più melodiosa che mai, con la filarmonica angelica.

Eventi vari, assemblati durante tutta una vita e dove si avvertono le urla di gioia di chi ha incontrato l'Accettazione e neppure fa' caso se piove. E se poi ancora non sa donde viene la pioggia Padre Vittorio ricorda che è acqua del Battesimo, che non dà raffreddore neppure ai neonati! Inutile (ma con rispetto) dire che sul ponte neppure si prenota l'Ultima cena...è anche gratis! Poi sempre il Padre ci Comunica col Pane di Vita...trapela in lui una gioia infinita mentre, sempre sulla passerella, si forma una fila indiana, dove spesso si cede il passo a chi è più indietro. Sul ponte non valgono le leggi della maggioranza, non valgono le leggi del chi arriva prima, non vale la legge che seguono i fratelli ancora assiepati in banchina...

Non perdiamo tempo nel dire "Signore manda qualcuno ad avvisare mio padre per salire sulla passerella" perchè egli ha già i suoi profeti che glielo ripetono da un pezzo! E dopo voler sperare che chi lucidamente sceglie di non voler salire possa venire salvato dall'esempio di chi invece pensa che l'Arca di Noè sia l'unica salvezza, il Padre ci congeda momentaneamente dicendo "e buona domenica", dopo che noi abbiamo reso grazie a Dio. L'allenamento Sacramentale è finito, ora ci aspetta una settimana di lavoro......sempre sul ponte....

Grazie Padre Vittorio, "solamente" uno dei figli...

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